Secondo la direzione delle informazioni legali e amministrative (primo ministro), un comune non può utilizzare un drone per accertare violazioni dell'urbanistica o delle regole fiscali.
Catturare immagini usando un drone che sorvola proprietà private può essere considerato un'invasione della privacy quando l'area controllata è nascosta alla vista. Lo afferma il Ministro per la coesione territoriale in una risposta ministeriale pubblicata l'11 gennaio 2018.
Il Ministro ricorda che i regolamenti consentono l'uso professionale dei droni, anche nelle aree urbane, ma a determinate condizioni imposte a qualsiasi utente, anche a un'autorità locale. Se l'assunzione di prove in materia penale è in linea di principio libera, le prove non devono essere state raccolte né nelle circostanze che costituiscono un reato, né in violazione del rispetto dei principi generali di legge, incluso il rispetto per privacy.
Pertanto, secondo la giurisprudenza, la cattura di immagini gestite dalla polizia in un luogo inaccessibile dall'autostrada pubblica deve, in applicazione delle disposizioni della Convenzione europea dei diritti dell'uomo, basarsi su un testo legislativo. Altrimenti, nessuna intrusione può essere validamente fatta.
Scattare foto usando un drone che sorvola la proprietà privata costituisce quindi un'interferenza con la vita privata. Di conseguenza, l'osservazione di un'infrazione da parte di questo processo è illegale non appena l'area controllata è inaccessibile agli spettatori.
Per ulteriori informazioni, consultare Légifrance e Question écrite n° 01425 au ministre de la cohésion des territoires
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